Regista multimediale specializzato nella creazione di ambienti sensibili, videoinstallazioni interattive e progettazione di Musei multimediali, unisce la sua formazione umanistica ad una continua ricerca in ambito tecnologico presso centri di eccellenza quali la KHM di Koln, realizzando fin da giovanissimo le prime opere di arte multimediale in tutta Europa con importanti collaborazioni internazionali sempre con un taglio di umanizzazione delle tecnologie dove la progettazione dello spazio come interfaccia conoscitiva diventa una dimensione immersiva ed esperienziale al contempo.
Ha firmato con la grande artista Maria Lai numerose opere multimediali, quali L’arazzo sonoro, le Fiabe cucite, Maria e Antine, Dalla parola al segno e Le carte dell’arte, esposte presso musei e fondazioni internazionali quali Moma e Guggenheim.
Attualmente dirige e firma la regia multimediale per la Fondazione Salvatore Cambosu del nuovo spazio museale multimediale che sarà presto aperto ad Orotelli.
Bittese, nel 1967 consegue la laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università di Cagliari con una tesi dal titolo "Antonio Fogazzaro e il modernismo", diplomandosi poi in Giornalismo ed in Radio e Televisione presso la Scuola Superiore delle Comunicazioni Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Membro dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia e della Sardegna.
Antropologo e giornalista, sensibile ricercatore delle espressioni cultura tradizionale della Sardegna, si occupa in particolare di questioni d'identità culturale e politica. Fra il 1965 e il 1987 insegna Lettere presso l'istituto tecnico industriale di Varese e poi presso il Pertini di Cagliari, collaborando per anni con il Corriere della Sera.
Nel 1976 ha scritto, con Gaspare Barbiellini Amidei il saggio Il re è un feticcio, analizzando il rapporto tra il mondo tradizionale della pastorizia e la civiltà dei consumi in Sardegna. Nel 1993 ha vinto il Premio Funtana Elighes ed è stato direttore de L'Unione Sarda.
Classe 1977 e laureato in Lettere con una tesi in Filologia italiana, lavora da diciotto anni nel settore del credito.
Vede la sua prima opera, Maria di Ísili (Giunti 2016) selezionata nella cinquina finalista del Premio Giuseppe Berto, nella terzina del Premio Giuseppe Dessì per poi vincere la ventottesima edizione del Premio Italo Calvino e la prima edizione del Premio Fondazione Megamark, per il quale dal 2017, in qualità di primo vincitore, fa parte della Giuria degli esperti del premio stesso.
Nell'aprile 2022, Mondadori pubblica la sua seconda opera, Ritratto di donna, che ci racconta di umanità, della difficoltà delle relazioni, e di una Sardegna vera, autentica, contemporanea.
Parrocchia Sant'Antioco M. Ulassai - Courtesy © Archivio Maria Lai by SIAE