Francesco Casu

Regista multimediale specializzato nella creazione di ambienti sensibili, videoinstallazioni interattive e progettazione di Musei multimediali, unisce la sua formazione umanistica ad una continua ricerca in ambito tecnologico presso centri di eccellenza quali la KHM di Koln, realizzando fin da giovanissimo le prime opere di arte multimediale in tutta Europa con importanti collaborazioni internazionali sempre con un taglio di umanizzazione delle tecnologie dove la progettazione dello spazio come interfaccia conoscitiva diventa una dimensione immersiva ed esperienziale al contempo.
Ha firmato con la grande artista Maria Lai numerose opere multimediali, quali L’arazzo sonoro, le Fiabe cucite, Maria e Antine, Dalla parola al segno e Le carte dell’arte, esposte presso musei e fondazioni internazionali quali Moma e Guggenheim.
Attualmente dirige e firma la regia multimediale per la Fondazione Salvatore Cambosu del nuovo spazio museale multimediale che sarà presto aperto ad Orotelli.

Bachisio Bandinu

Bittese, nel 1967 consegue la laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università di Cagliari con una tesi dal titolo "Antonio Fogazzaro e il modernismo", diplomandosi poi in Giornalismo  ed in Radio e Televisione presso la Scuola Superiore delle Comunicazioni Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Membro dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia e della Sardegna.

Antropologo e giornalista, sensibile ricercatore delle espressioni cultura tradizionale della Sardegna, si occupa in particolare di questioni d'identità culturale e politica. Fra il 1965 e il 1987 insegna Lettere presso l'istituto tecnico industriale di Varese e poi presso il Pertini di Cagliari, collaborando per anni con il Corriere della Sera.

Nel 1976 ha scritto, con Gaspare Barbiellini Amidei il saggio Il re è un feticcio, analizzando il rapporto tra il mondo tradizionale della pastorizia e la civiltà dei consumi in Sardegna. Nel 1993 ha vinto il Premio Funtana Elighes ed è stato direttore de L'Unione Sarda.

Cristian Mannu

Classe 1977 e laureato in Lettere con una tesi in Filologia italiana, lavora da diciotto anni nel settore del credito.
Vede la sua prima opera, Maria di Ísili (Giunti 2016) selezionata      nella cinquina finalista del Premio Giuseppe Berto, nella terzina      del Premio Giuseppe Dessì per poi vincere la ventottesima edizione  del Premio Italo Calvino e la prima edizione                                    del Premio Fondazione Megamark,  per il quale dal 2017,                    in qualità di primo vincitore, fa parte della Giuria degli esperti          del premio stesso.

Nell'aprile 2022, Mondadori pubblica la sua seconda opera,       Ritratto di donna, che ci racconta di umanità, della difficoltà        delle relazioni, e di una Sardegna vera, autentica, contemporanea.

Giacomo Mameli

Nato a Perdasdefogu dove dirige il festival
SetteSere SettePiazze SetteLibri giunto alla dodicesima edizione.
A Urbino, prima della laurea in Sociologia,
ha discusso con Paolo Fabbri (controrelatore Carlo Bo)
la tesi “Quattro paesi un'isola”. 
Tra i suoi libri: La ghianda è una ciliegia,
La chiave dello zucchero, Le ragazze sono partite.
Con Hotel NordAmerica (Il Maestrale)
ha vinto il premio Fiuggi Storia 2020 ex aequo con Mario Calabresi.

vescovo Antonello

Dopo gli studi presso la Pontificia Università Salesiana
e presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna,
di cui diverrà Gran Cancelliere, consegue la laurea
in Pedagogia e Filosofia presso l'Università degli Studi di Sassari.
Pubblicista dal 1986, dopo anni di ministero pastorale presso
la diocesi di Alghero-Bosa quale rettore del seminario e parroco,
oltre ad incarichi a livello diocesano e regionale ed aver coordinato
a livello regionale il Progetto culturale CEI, è eletto vescovo
della diocesi d'Ogliastra nel 2014, 
per poi assumere la cura anche della diocesi di Nuoro nel 2019. 
Attuale presidente della Conferenza Episcopale Sarda.

Antonello Angioni 
Fondazione Giuseppe Dessì

Attuale depositaria del fondo librario e pittorico di Giuseppe Dessì, l'omonima Fondazione muove i primi passi al volgere del secolo scorso per iniziativa della Regione e del Comune di Villacidro,
nell'intento di raccogliere il retaggio dello scrittore promuovendone l'analisi e la valorizzazione.
Con uno sguardo di predilezione per il messaggio umano
veicolato dallo stesso Dessì, letteratura, arte e musica
divengono per la Fondazione fertile luogo d'incontro, anche tramite l'oramai consolidato Premio letterario Giuseppe Dessì,
giunto alla trentasettesima edizione.
Alla guida della Fondazione, l'avvocato cagliaritano Antonello Angioni,
giornalista, pubblicista, scrittore, membro del Comitato Esecutivo dell’Isprom e segretario del Comitato per sa Die de sa Sardigna
Vice Presidente della Fondazione Giuseppe Siotto
e Presidente della Fondazione Giuseppe Dessì.
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Anna Dolfi

Professore emerito dell'Università degli Studi di Firenze,
dove ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea,
è socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Nei suoi studi unisce al rigore della filologia una spiccata passione
per la riflessione filosofica e per i problemi metodologici e formali.
Tra i maggiori studiosi di Leopardi, leopardismo e ermetismo
ha curato molte delle opere di Giuseppe Dessì.
Allo scrittore ha dedicato una complessiva monografia,
La parola e il tempo. Giuseppe Dessì
e l'ontogenesi di un 'roman philosophique',
e ha pubblicato il libro a quattro mani
Giuseppe Dessì-Maria Lai, Un gioco delle parti.

Duilio Caocci

Docente di letteratura italiana e sarda
e di letterature regionali presso l'Università di Cagliari.
Segretario della Commissione Nazionale per l'Edizione
dell'Opera Omnia di Grazia Deledda presso il MiBAC,
è stato coordinatore delle unità di ricerca nella creazione
del Fondo autografi degli scrittori sardi e del Sardinian Library,
Portale del libro a stampa dal sec. XV al sec. XXI,
è codirettore dell'annuale seminario internazionale sull'opera
di Andrea Camilleri, nonché componente del comitato scientifico
e del coordinamento redazionale della collana Quaderni Camillieriani, ed è stato membro del Comitato
per il centenario della nascita di Giuseppe Dessì.